La vita nell’area di Baška è stata condizionata dalla fertile valle aperta al mare. Qui l’insediamento non fu sempre collegato a una sola località, come fu il caso di Krk, Omišalj o Dobrinj. Dalla preistoria al Medioevo, il centro abitato si spostava da un’area all’altra, a seconda degli eventi storici. Nella preistoria, già nel neolitico, i primi abitanti popolavano le grotte che si trovavano sulle pendici del massiccio montuoso meridionale (grotte Škuljica e Vorganjska peć).
Le tracce dell’urbanismo romano si riscontrano nell’area costiera. Tuttavia, non risulta ben nota la storia di questo insediamento romano. Lungo la spiaggia, a nord della chiesa di San Marco, fu scoperto il cimitero romano, ma non ci sono tracce di un insediamento romano.
I primi secoli dopo Cristo, ossia i secoli segnati dalla penetrazione della cultura romana sull’isola e l’inevitabile romanizzazione, sono ancora sconosciuti. Le scoperte di alcune antiche stelle a Baška, l’antica necropoli del I e II secolo (a nord della chiesa di San Marco) e la scoperta della raccolta di monete antiche del I secolo indicano l’urbanizzazione antica dell’area. Tuttavia rimane aperta la questione se e come l’urbanizzazione di quest’area nei primi secoli fosse successa, oppure, come negli altri insediamenti sull’isola, fu segnata da ville rustiche che basavano la propria economia sullo sfruttamento della fertile valle di Baška. Vista la distanza dell’area di Baška dal resto dell’isola, risulterebbe che Senj, la grande città e porto dell’antichità, situato sulla terraferma proprio di fronte a Baška, fosse stato il suo centro naturale.
Tuttavia, i resti di due basiliche paleocristiane (la chiesa a Mira vicino a Jurandvor e la grande basilica sotto la chiesa di San Marco) decorate con mosaici testimoniano lo sviluppo dell’insediamento nel periodo della tarda antichità.